Glossario

acceleratore finanziario
Il meccanismo attraverso il quale la capacità di imprese e famiglie di indebitarsi aumenta all’aumentare del valore delle garanzie fornite al creditore (solitamente una banca).
accesso limitato al credito
Condizione di chi può prendere denaro in prestito solo a condizioni svantaggiose. Vedi anche: esclusione dal credito
allocazione
Una ripartizione delle risorse di un sistema economico (non solo i beni materiali, anche il tempo, l’impegno, ecc.) tra i diversi usi e i diversi individui.
altruismo
Disponibilità a sostenere un costo perché qualcun altro possa trarre un beneficio.
anticiclico
Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, in direzione opposta rispetto alla produzione aggregata e all’occupazione. Vedi anche: prociclico
arbitraggio
Pratica che consiste nell’acquistare un bene a un prezzo in un mercato e rivenderlo in un altro mercato a un prezzo maggiore. In questo modo si può guadagnare sfruttando i diversi prezzi che uno stesso bene può avere in contesti diversi (es. località diverse). L’opportunità di guadagno permane finché i costi di trasferimento del bene da un mercato all’altro sono inferiori alla differenza tra i prezzi.
asimmetria informativa
Si ha quando informazioni rilevanti sono disponibili solo ad alcune delle parti coinvolte in un’interazione economica. Vedi anche: selezione avversa, azzardo morale, informazione nascosta, azione nascosta
autoassicurazione
Si ha quando un individuo o una famiglia risparmia così da poter mantenere lo stesso livello di consumo anche in presenza di una riduzione del reddito o altra circostanza sfavorevole.
avanzo commerciale
Quando la bilancia commerciale ha un saldo positivo; è dato dalla differenza tra le esportazioni e le importazioni. Vedi anche: bilancia commerciale, disavanzo commerciale
avanzo primario
La differenza tra le entrate e le spese dello Stato, quando queste ultime sono calcolate al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Vedi anche: avanzo pubblico, deficit pubblico, disavanzo primario
avanzo pubblico
La differenza tra le entrate e le spese dello Stato. Siamo in avanzo quando le prime superano le seconde. Vedi anche: avanzo primario, deficit pubblico
avversione alla diseguaglianza
Avversione per le allocazioni nelle quali alcuni individui ricevono più di altri.
azione nascosta
Il problema dell’azione nascosta sorge quando un’azione compiuta da uno dei soggetti coinvolti in una relazione contrattuale non può essere verificata dagli altri soggetti. Ad esempio, il datore di lavoro non può sapere (o non può verificare) quanto si impegnino i suoi dipendenti. Vedi anche: azzardo morale, informazione nascosta
azioni
Quote di proprietà di un’impresa che possono essere scambiate. Il titolare di un’azione ha il diritto di ricevere una parte dei profitti dell’impresa e può guadagnare dall’aumento del valore delle azioni.
azzardo morale
Il termine si riferisce a una situazione nella quale una delle parti di un’interazione compie un’azione che ha un impatto sui profitti o sul benessere dell’altra parte e tale azione non è controllabile tramite contratto perché è non osservabile o non verificabile. Ad esempio, un individuo con un’assicurazione sulla casa può avere un minore incentivo a prevenire incendi o altri danni all’abitazione rispetto al caso di assenza di assicurazione. Ci si riferisce all’azzardo morale anche come ‘problema dell’azione nascosta’. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, contratto incompleto, too big to fail
banca centrale
L’unica banca che può creare base monetaria. Nella maggior parte dei casi è controllata dal governo. Le banche hanno conti correnti presso la banca centrale, nei quali detengono base monetaria.
banca
Un’impresa che, attraverso la propria attività di erogazione del credito, crea moneta sotto forma di depositi bancari.
base monetaria
Comprende i contanti (banconote e monete metalliche) e le riserve, ossia i conti correnti tenuti dalle banche presso la banca centrale.
bene comune
Bene rivale che non è escludibile.
bene di club
Vedi: bene pubblico artificialmente scarso
bene di consumo
Bene o servizio che soddisfa i bisogni di un consumatore per un breve periodo di tempo.
bene meritorio
Bene o servizio che si ritiene debba essere reso disponibile a ogni individuo, indipendentemente dalla disponibilità a pagare di questi.
bene non rivale
Vedi: bene pubblico
bene patrimoniale
Qualsiasi bene o cespite che ha un valore, e quindi può essere posseduto anche al solo scopo di essere rivenduto.
bene privato
Un bene rivale ed escludibile.
bene pubblico artificialmente scarso
Bene pubblico (dunque non rivale) per il quale è possibile l’esclusione.
bene pubblico puro
Bene pubblico per il quale non è possibile l’esclusione. Vedi anche: bene pubblico artificialmente scarso, escludibilità
bene pubblico
Un bene il cui consumo da parte di un individuo non ne impedisce il consumo da parte di altri individui.
bene rivale
Bene il cui consumo da parte di un individuo implica l’impossibilità di consumarlo da parte di altri individui. Vedi anche: bene non rivale
beni capitali
Attrezzature, stabilimenti e altri input di carattere durevole (inclusi brevetti e proprietà intellettuali) usati dall’impresa per la produzione di beni o servizi. Non sono beni capitali le materie prime e i semilavorati.
beni complementari
Due beni A e B sono complementari se quando aumenta il prezzo del bene A diminuisce la quantità domandata del bene B. Vedi anche: beni sostituti
beni sostituti
Due beni A e B sono sostituti se quando aumenta il prezzo del bene A aumenta la quantità domandata del bene B. Vedi anche: beni complementari
bilancia commerciale
Differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni. Vedi anche: disavanzo commerciale, avanzo commerciale
biologicamente possibile
Un’allocazione che permette la sopravvivenza degli individui.
bolla
Aumento duraturo e significativo del prezzo di un bene patrimoniale (un titolo finanziario, un immobile, ecc.) alimentato dall’attesa di ulteriori aumenti futuri dello stesso.
borsa
Mercato dove si scambiano azioni e altri titoli finanziari.
breve periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una certa ‘breve’ durata, ma al periodo di tempo durante il quale possiamo considerare alcune variabili (valore totale dei beni capitali, tecnica, istituzioni) esogene rispetto al modello. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, medio periodo, lungo periodo
brevetto
Diritto di proprietà esclusiva di un’idea o invenzione, per un predeterminato periodo di tempo. In questo arco di tempo, il brevetto permette al titolare di essere di fatto un monopolista.
capitale umano
L’insieme di conoscenze, abilità, attitudini e caratteristiche personali che influenzano la produttività sul lavoro o i guadagni di un individuo. Il valore del capitale umano può crescere grazie a un investimento in istruzione, formazione e abilità sociali.
capitalismo
Sistema economico il cui funzionamento si basa sulla proprietà privata, sui mercati e sulle imprese.
cartello
Gruppo di imprese operanti in uno stesso mercato che si accordano tra loro con lo scopo di aumentare i profitti.
causalità inversa
Relazione di causalità bidirezionale, quando A influenza B e B influenza A.
causalità
L’esistenza di un rapporto causa-effetto tra due fenomeni, provata dimostrando che la variazione di una variabile X è dovuta alla precedente variazione di una variabile Y. La causalità è un nesso più forte della semplice correlazione tra le due variabili, che si ha quando le loro variazioni seguono un andamento comune. Vedi anche: esperimento naturale, correlazione
ceteris paribus
Letteralmente significa ‘a parità di altre condizioni’. È una strategia di semplificazione dell’analisi che consiste nel restringere l’attenzione ai soli aspetti che si ritengono rilevanti per rispondere alla domanda posta, considerando che tutti gli altri aspetti restino invariati o costanti.
ciclo economico
Alternanza di periodi di elevata crescita (boom) e periodi di crescita modesta o addirittura negativa (recessioni), che caratterizza l’economia capitalista.
coefficiente di Gini
Misura della diseguaglianza nella distribuzione di grandezze come il reddito e la ricchezza, assume valori compresi tra zero (assenza di diseguaglianza) e uno (massima diseguaglianza, un individuo possiede tutto).
coefficiente di Okun
La variazione percentuale del tasso di disoccupazione che ci si aspetta a seguito di una variazione dell’1% del tasso di crescita del PIL. Vedi anche: legge di Okun
commodity
Bene fisico che, in quanto omogeneo, viene scambiato in maniera simile ai titoli. Sono commodities: i metalli come l’oro e l’argento, i prodotti agricoli come il caffè e lo zucchero, il petrolio e il gas. Talvolta il termine è usato con una connotazione più generale per indicare qualsiasi cosa che viene prodotta per essere venduta.
concorrenza perfetta
Una forma di mercato nella quale un numero elevato di potenziali acquirenti e venditori, agendo in modo indipendente, scambia un bene omogeneo prendendo il prezzo come dato. Vedi anche: price-taker, equilibrio concorrenziale
condivisione del rischio
Quando un gruppo di soggetti decide di sostenere collettivamente il costo di un evento negativo che colpisce uno di essi o una parte di essi. Ad esempio, un gruppo di famiglie condivide i propri risparmi per permettere a una famiglia di mantenere il proprio livello di consumo nel caso di una temporanea diminuzione del reddito o aumento della spesa.
consumo autonomo
La parte del consumo che non dipende dal livello del reddito corrente.
consumo ostentativo
L’acquisto di beni o servizi con lo scopo di esibire il proprio stato sociale ed economico.
consumo
In termini aggregati, rappresenta la spesa complessiva in beni di consumo e servizi, compreso il consumo di beni durevoli.
conti nazionali
Sistema utilizzato per misurare la produzione totale, la spesa complessiva e le altre variabili aggregate di una nazione.
contratto incompleto
Un contratto che non specifica, in un modo che sia verificabile, tutti gli aspetti dello scambio rilevanti per i contraenti (o per altri soggetti).
contratto
Un contratto è un accordo che specifica le azioni che sono tenuti a intraprendere coloro che lo sottoscrivono.
cooperazione
La partecipazione a un progetto comune per il perseguimento di risultati mutuamente vantaggiosi.
correlazione
Associazione statistica tra due variabili per la quale una di esse tende a variare in funzione dell’altra. La correlazione può essere positiva se a valori crescenti della prima variabile corrispondono valori crescenti anche della seconda, negativa se invece vi corrispondono valori decrescenti. La presenza di correlazione non implica che le variabili siano legate da un nesso di causalità. Vedi anche: causalità
corsa agli sportelli
Quando i correntisti ritirano i propri fondi da una banca nel timore che la banca possa fallire. Il fatto che tutti i depositanti richiedano i propri fondi contemporaneamente può accelerare il fallimento della banca.
costi di entrata
Costi sostenuti da un venditore per entrare in un mercato o in un’industria. Normalmente includono il costo di acquisizione e messa a punto dei nuovi impianti, i costi di ricerca e sviluppo, quelli associati ai brevetti e il costo di reclutare e assumere il personale.
costi di menu
Costi che devono essere sostenuti per fissare e modificare i prezzi.
costi di transazione
Costi che, in un contratto, ostacolano la negoziazione o il raggiungimento di un accordo. Includono i costi di acquisire informazioni sul bene oggetto dello scambio e i costi che si prevede di sostenere per far osservare i termini del contratto.
costi fissi
Costi di produzione che non aumentano né diminuiscono al variare della quantità prodotta dall’impresa.
costo economico
La somma del costo monetario di intraprendere una certa azione e del suo costo opportunità.
costo esterno
Effetto esterno negativo: cioè, l’effetto negativo di una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come sostenitore dei costi. Vedi anche: esternalità
costo marginale esterno
Costo di produzione di un’unità aggiuntiva di un bene sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene. Vedi anche: costo marginale privato, costo marginale sociale
costo marginale privato
Costo sostenuto da un produttore per la produzione di un’unità aggiuntiva di bene, quando non si considerano i costi che questa decisione può imporre a terzi. Vedi anche: costo marginale sociale
costo marginale sociale
Il costo per la produzione di un’unità aggiuntiva di un bene, calcolato considerando sia il costo per il produttore che i costi sostenuti da altri individui su cui impatta la produzione del bene. Il costo marginale sociale è la somma del costo marginale privato e del costo marginale esterno (ovvero il costo sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene).
costo marginale
Il costo sostenuto dall’impresa per produrre un’unità addizionale di output. Geometricamente, corrisponde in ogni punto alla pendenza della funzione di costo totale.
costo opportunità del capitale
È la quantità di reddito che un investitore avrebbe potuto ottenere investendo il capitale in un altro progetto.
costo opportunità
È il beneficio netto che otterremmo dalla migliore alternativa a cui dobbiamo rinunciare per scegliere una certa azione.
cottimo
Modalità di remunerazione di un lavoratore in base alla quantità da questi prodotta.
crisi del debito sovrano
Situazione in cui i titoli di Stato sono considerati così rischiosi che uno Stato non riesce più a prendere a prestito denaro.
criterio di Pareto
Stando al criterio di Pareto, un’allocazione è desiderabile se è efficiente in senso paretiano (o Pareto-efficiente). Vedi anche: Pareto-efficiente, dominanza paretiana
curva dei punti Pareto-efficienti
L’insieme di tutte le allocazioni Pareto-efficienti.
curva della fissazione del prezzo
La curva che indica il salario reale pagato dalle imprese quando queste scelgono il prezzo che massimizza il loro profitto.
curva della fissazione del salario
La curva che indica, per ogni livello di occupazione nell’economia, il salario reale necessario per fornire ai lavoratori l’incentivo a lavorare con l’impegno richiesto.
curva di Beveridge
La relazione inversa tra tasso di disoccupazione e quota di posti vacanti (entrambe le quantità espresse come percentuale della forza lavoro). Prende il nome dall’economista britannico William Beveridge (1879-1963).
curva di domanda
Per ogni livello di prezzo, la curva di domanda indica la quantità di beni o servizi che i consumatori vogliono acquistare.
curva di indifferenza di riserva
La curva che unisce tutte le allocazioni (o combinazioni) che costituiscono le opzioni di riserva di un individuo.
curva di indifferenza
La curva che unisce i punti che rappresentano combinazioni di beni in grado di fornire uno stesso livello di utilità all’individuo.
curva di Lorenz
Rappresentazione grafica della disuguaglianza nella distribuzione di una grandezza come la ricchezza o il reddito. La curva indica la quota del totale della variabile posseduta da una certa quota degli individui, avendo disposto questi ultimi in ordine crescente in base alla quantità posseduta della variabile stessa. In caso di distribuzione perfettamente egualitaria, la curva è una retta con pendenza 45°; più la curva di Lorenz sta al di sotto di questa linea di perfetta uguaglianza, maggiore è la diseguaglianza nella distribuzione. Vedi anche: coefficiente di Gini
curva di offerta
Per ogni livello di prezzo, la curva di offerta indica la quantità di output che l’impresa è disposta a produrre.
curva di Phillips
Relazione inversa tra il tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione.
debito pubblico
Corrisponde alla somma di tutti i titoli di Stato emessi nel corso degli anni per finanziare il deficit, al netto di quelli che sono già stati rimborsati.
debolezza di volontà
Incapacità di impegnarsi a seguire un certo comportamento (seguire una dieta o ritardare un piacere, per esempio) di cui poi ci si pentirà nel futuro. Si differenzia dall’impazienza perché quest’ultima, pur favorendo i piaceri presenti, non causa necessariamente rimorsi nel futuro.
deficit pubblico
Corrisponde alla differenza tra le spese e le entrate dello Stato; si dice che il bilancio dello Stato è in deficit quando le spese superano le entrate. Vedi anche: avanzo pubblico
deflatore del PIL
Misura del livello dei prezzi per i beni e servizi prodotti in un’economia. È il rapporto tra il PIL nominale (o a prezzi correnti) e il PIL reale (o a prezzi costanti).
deflazione
Diminuzione nel tempo del livello generale dei prezzi. Vedi anche: inflazione
delocalizzazione
Lo spostamento di una parte delle attività di un’impresa al di fuori dei confini del Paese in cui opera.
democrazia
Sistema politico che idealmente dà a tutti i cittadini lo stesso potere, basato su diritti individuali come la libertà di parola, di associazione e di stampa; la democrazia è caratterizzata da elezioni imparziali a cui tutti i cittadini adulti possono partecipare e dal cui esito dipende la permanenza di un governo o la sua sostituzione con un altro governo.
deprezzamento
La riduzione di valore di uno stock di ricchezza nel tempo a causa del suo utilizzo (usura) o del mero trascorrere del tempo (obsolescenza).
dilemma del prigioniero
Gioco in cui i payoff associati all’equilibrio in strategie dominanti sono più bassi per ciascun giocatore (e quindi sono anche complessivamente più bassi) di quelli che si otterrebbero se i giocatori scegliessero la strategia non dominante.
dilemma sociale
Situazione in cui ogni individuo, nel perseguimento dei propri obiettivi, intraprende autonomamente delle azioni che portano a un risultato inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se gli individui si fossero accordati su come agire.
diritti di proprietà
Protezione legale che conferisce al possessore di un bene il diritto a trarne beneficio, quello di venderlo e quello di escludere gli altri dal suo utilizzo.
disavanzo commerciale
Situazione che corrisponde a un saldo negativo della bilancia commerciale (ovvero le importazioni superano le esportazioni). Vedi anche: avanzo commerciale, bilancia commerciale
disavanzo primario
Corrisponde alla differenza tra spesa pubblica e entrate pubbliche, quando la prima è calcolata al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Vedi anche: debito pubblico, deficit pubblico
discriminazione di prezzo
Strategia di vendita che si basa sull’applicazione di prezzi diversi ad acquirenti diversi, sulla base delle loro caratteristiche o anche solo della quantità acquistata da ciascuno di essi.
diseconomie di scala
Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta meno che proporzionalmente. Vedi anche: economie di scala
disinflazione
Diminuzione del tasso di inflazione. Vedi anche: inflazione, deflazione
disoccupazione ciclica
L’aumento della disoccupazione al di sopra del livello di equilibrio, dovuto a un calo della domanda aggregata associato all’andamento del ciclo economico.
disoccupazione involontaria
La condizione di chi è senza lavoro, ma preferirebbe essere occupato a un salario e a condizioni di lavoro identiche a quelle dei lavoratori occupati con le sue stesse caratteristiche.
disoccupazione
Stato di una persona che, pur potendo lavorare ed essendo disponibile a farlo, si trova senza lavoro.
disponibilità a pagare
Indicatore del valore attribuito da un consumatore a un bene, corrisponde all’ammontare massimo che l’individuo sarebbe disposto a pagare per acquistare un’unità del bene. Vedi anche: disponibilità ad accettare
disponibilità ad accettare
Il prezzo di riserva di un potenziale venditore, cioè il prezzo minimo a cui sarebbe disposto a vendere un’unità di prodotto. Vedi anche: disponibilità a pagare
distruzione creatrice
Nome dato da Joseph Schumpeter al processo che fa sì che le innovazioni spazzino via le tecniche antiquate e le imprese che non riescono ad adattarsi e che quindi non possono competere nel mercato. Secondo lui, il fallimento delle imprese non profittevoli è un processo di creazione perché libera forza lavoro e beni capitali che possono essere usati in nuove combinazioni.
divisione del lavoro
Il processo di specializzazione dei lavoratori in mansioni differenti nell’ambito del processo produttivo.
domanda aggregata
La somma delle componenti della domanda dei beni e dei servizi prodotti in un’economia (consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). Vedi anche: consumo, investimento, spesa pubblica, esportazioni, importazioni
domanda autonoma
Componenti della domanda aggregata che non dipendono dal reddito corrente.
dominanza paretiana
Si dice che l’allocazione A domina l’allocazione B (e che B è dominata da A) in senso paretiano se un passaggio da B a A comporta un miglioramento nella condizione di almeno uno degli agenti coinvolti, senza che la condizione di nessun altro peggiori. Vedi anche: Pareto-efficiente
dominata
Si dice che A domina B (e B è dominato da A) se A è più vantaggioso di B rispetto a tutte le dimensioni considerate. Ad esempio, una tecnica ne domina un’altra se richiede una quantità inferiore di tutti gli input per ottenere una stessa quantità di output.
eccesso di domanda
Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità domandata di un bene è superiore alla quantità offerta.
eccesso di offerta
Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità offerta di un bene è superiore alla quantità domandata.
economia evolutiva
Approccio che studia il processo di cambiamento economico, come ad esempio l’innovazione tecnologica, la diffusione di nuove norme sociali e lo sviluppo di nuove istituzioni.
economie di diversificazione
Si hanno quando la produzione congiunta di più prodotti da parte della stessa impresa comporta costi inferiori rispetto alla loro produzione separata in imprese distinte.
economie di rete
Si hanno quando il valore per i consumatori di un certo bene o servizio prodotto da un’impresa aumenta all’aumentare di coloro che acquistano o utilizzano quel bene o servizio, ad esempio perché i consumatori traggono vantaggio dall’essere connessi tra loro.
economie di scala
Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta più che proporzionalmente. L’effetto delle economie di scala è quello di ridurre il costo medio di produzione. Vedi anche: diseconomie di scala
effetto disciplinante del salario
Modello che spiega la fissazione dei salari da parte dei datori di lavoro. Il salario fissato garantisce ai dipendenti una rendita economica (la rendita da occupazione) allo scopo di incentivarli all’impegno a fronte della minaccia di licenziamento. Vedi anche: rendita da occupazione, salari di efficienza
effetto reddito
Effetto di un aumento del reddito sulle scelte di consumo (in particolare sul consumo di uno specifico bene), quando teniamo costanti i prezzi e i costi opportunità dei beni oggetto di scelta.
effetto sostituzione
Effetto sulle scelte di consumo dovuto a una variazione dei prezzi o dei costi opportunità, nell’ipotesi di mantenere costante il livello di utilità.
elasticità della domanda
La riduzione percentuale di domanda dovuta a un aumento di prezzo pari all’1%. L’elasticità della domanda assume valori positivi: quando essa è maggiore di uno diremo che la domanda è elastica, quando è minore di uno che la domanda è inelastica.
endogeno
Una variazione o un effetto determinato internamente al modello. Vedi anche: esogeno
equazione di Fisher
Equazione che afferma che il tasso di interesse reale è pari alla differenza tra tasso di interesse nominale e inflazione attesa.
equilibrio concorrenziale
Un mercato si dice in equilibrio concorrenziale quando tutti i venditori e gli acquirenti sono price-taker, gli scambi avvengono a un unico prezzo (legge del prezzo unico), la quantità offerta corrisponde alla quantità domandata e nessun acquirente può migliorare la propria condizione proponendo un prezzo diverso; in un equilibrio concorrenziale si realizzano tutti i potenziali guadagni dallo scambio. Vedi anche: legge del prezzo unico
equilibrio di breve periodo
Equilibrio che permane finché determinate variabili (come il numero di imprese nel mercato) rimangono costanti, ma che ci si aspetta varierà quando tali variabili avranno la possibilità di adattarsi.
equilibrio di lungo periodo
Equilibrio raggiunto quando anche alle variabili che erano costanti nel breve periodo (come il numero di imprese nel mercato) viene dato il tempo di variare, man mano che gli individui si adattano alla situazione del mercato.
equilibrio di Nash
Un insieme di strategie (una per ogni giocatore), ciascuna delle quali è la risposta ottima di un giocatore alle strategie scelte da tutti gli altri. Una situazione nella quale ciascun giocatore sta facendo meglio che può dato quello che stanno facendo gli altri giocatori.
equilibrio (di un mercato)
Lo stato di un mercato nel quale le quantità scambiate e i prezzi non tendono a cambiare, a meno di introdurre una variazione nei costi, nelle preferenze, o in altri fattori che determinano le scelte degli agenti nel mercato.
equilibrio in strategie dominanti
L’esito di un gioco nel quale ogni giocatore seleziona la sua strategia dominante.
equilibrio instabile
Un equilibrio che, una volta perturbato da un qualsiasi shock, tende a deviare dalla posizione di partenza.
equilibrio stabile
Un equilibrio che ha la tendenza a ristabilirsi autonomamente dopo essere stato perturbato da uno shock.
equilibrio
Una situazione che in un certo modello tende ad autoperpetuarsi, nella quale il valore di una variabile di interesse non cambia a meno che non venga introdotta una forza esterna che altera i dati che descrivono quella situazione nel modello.
equità procedurale
Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base del processo attraverso il quale esso è stato raggiunto.
equità sostanziale
Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base delle sue caratteristiche, a prescindere da come è stato raggiunto.
equità
Una criterio di valutazione della bontà di un’allocazione basata su un’idea di giustizia.
equity
Ciò che chi intraprende un progetto o un’attività vi investe personalmente. Nel bilancio di un’impresa corrisponde al patrimonio netto. Vedi anche: patrimonio netto
escludibilità
Quando è possibile escludere qualcuno dall’accesso o dall’utilizzo di un bene. L’escludibilità è necessaria per condizionare l’accesso a un bene o risorsa al pagamento di un prezzo.
esclusione dal credito
Condizione degli individui che non possono prendere denaro in prestito a nessuna condizione. Vedi anche: accesso limitato al credito
esogeno
Qualcosa che è determinato all’esterno del modello e non è il risultato del modello stesso. Vedi anche: endogeno
esperimento naturale
Uno studio empirico che sfrutta l’esistenza di un gruppo controllo determinatosi per effetto di condizioni naturali o storiche. Le differenze nelle legislazioni, nelle politiche, nel clima o in altri fenomeni offrono la possibilità di analizzare gruppi o popolazioni diverse come se fossero parte di un esperimento. La validità di questi studi dipende dal presupposto che la suddivisione dei soggetti nel gruppo di controllo sia casuale.
esportazioni
Beni e servizi prodotti in una nazione e acquistati da famiglie, imprese e governi in altre nazioni.
esternalità
Effetto positivo o negativo, dovuto a una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come destinatario di tale effetto. Viene chiamata anche effetto esterno perché si tratta di una conseguenza che è esterna rispetto al contratto. Vedi anche: contratto incompleto, fallimento del mercato
euforia irrazionale
Processo che porta alla sopravvalutazione di un titolo. Questa espressione fu usata per la prima volta nel 1996 dall’allora capo dell’US Federal Reserve Board, Alan Greenspan, e venne successivamente divulgata dall’economista Robert Shiller.
fallacia di composizione
L’idea errata che ciò che è vero per una parte (ad esempio una singola famiglia) debba essere vero anche per il tutto (l’economia nel suo complesso). Vedi anche: paradosso del risparmio
fallimento del mercato
Si dice di una situazione nella quale il mercato alloca le risorse in maniera non Pareto-efficiente.
fattore di produzione
Una risorsa utilizzata nel processo produttivo. Sono fattori di produzione: il lavoro, i macchinari e impianti (cioè il capitale), la terra e gli altri input necessari alla produzione.
feedback negativo
Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono a smorzarla. Vedi anche: feedback positivo
feedback positivo
Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono ad amplificarla. Vedi anche: feedback negativo
flusso
Una grandezza misurata in rapporto a un intervallo di tempo, come il reddito annuo o il salario orario.
forza lavoro
L’insieme di coloro che, essendo parte della popolazione in età lavorativa, sono occupati, o cercano un’occupazione, al di fuori del lavoro domestico. La forza lavoro include gli occupati e i disoccupati. Vedi anche: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di attività
free rider
Letteralmente è chi fa un giro o una corsa a sbafo. In economia indica colui che beneficia dal contributo dato da altri individui a un progetto cooperativo, senza però contribuire in prima persona; quindi chi gode di un bene pubblico senza contribuire al suo finanziamento.
frontiera possibile
La curva che unisce i punti che rappresentano la quantità massima di un bene ottenibile per ogni data quantità dell’altro bene. Vedi anche: insieme possibile
funzione concava
Una funzione è concava se, presi due punti qualsiasi sulla curva che la rappresenta, il segmento che li unisce sta interamente al di sopra della curva stessa (una funzione è convessa se il segmento è interamente al di sotto della curva).
funzione del consumo aggregato
Funzione che mette in relazione il livello di spesa per i consumi dell’intera economia con altre variabili. Nel modello del moltiplicatore, tali variabili sono il reddito disponibile e il consumo autonomo. Vedi anche: reddito disponibile, consumo autonomo
funzione dell’investimento aggregato
Equazione che mette in relazione la spesa per investimenti dell’economia con altre variabili, come il tasso di interesse e i profitti attesi. Vedi anche: tasso di interesse
funzione di produzione
Funzione che esprime la relazione tra quantità di fattori produttivi (input) utilizzati e quantità di prodotto ottenuto (output). La funzione descrive le diverse tecniche disponibili per produrre un certo bene.
gap di contrattazione
Differenza tra il salario reale che le imprese desiderano offrire ai dipendenti per incentivarli a lavorare, e il salario reale compatibile con il markup che massimizza i profitti dell’impresa, dato il livello di concorrenza.
garanzia patrimoniale
Bene che un debitore promette al creditore come garanzia per il debito. Se il debitore non riuscisse a ripagare il debito, il creditore diventa proprietario del bene dato in garanzia.
general purpose
Si dice di una tecnologia o innovazione tecnologica che trova applicazione in molteplici settori, dando vita a ulteriori innovazioni. L’elettricità e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono due esempi di tecnologia general purpose.
gioco a somma zero
Gioco nel quale, per ogni combinazione di strategie selezionabile, i payoff positivi e negativi dei partecipanti sommano a zero. In un gioco a somma zero il guadagno di un giocatore corrisponde alla perdita degli altri.
gioco di coordinamento
Gioco caratterizzato dalla presenza di (almeno) due possibili equilibri di Nash, di cui spesso uno è superiore all’altro in senso paretiano.
gioco sequenziale
Gioco nel quale i giocatori scelgono la propria strategia in successione, per cui un giocatore prima di scegliere può osservare le strategie selezionate da chi lo ha preceduto. Un esempio è il gioco dell’ultimatum.
gioco simultaneo
Un gioco in cui tutti i giocatori scelgono la propria strategia contemporaneamente. Un esempio è il dilemma del prigioniero.
gioco
Modello utilizzato per rappresentare l’interazione strategica tra più soggetti (detti giocatori); specifica le strategie possibili, l’informazione disponibile ai giocatori e i payoff che questi possono ottenere dall’interazione in funzione di ciascuna combinazione di strategie. Vedi anche: teoria dei giochi
Grande depressione
Periodo di caduta drastica e prolungata della produzione e dell’occupazione, negli anni Trenta del XX secolo, originato dalla crisi del 1929.
Grande moderazione
Periodo tra gli anni Ottanta e la crisi finanziaria del 2008, caratterizzato, nelle economie avanzate, da una scarsa volatilità della produzione e del reddito. Il nome ‘Grande moderazione’ fu suggerito dagli economisti James Stock e Mark Watson e reso popolare dall’allora presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.
guadagni dallo scambio
La differenza tra quanto i partecipanti a uno scambio complessivamente ottengono realizzando lo scambio rispetto a quanto avrebbe ottenuto se lo scambio non avesse avuto luogo. Vedi anche: rendita economica
importazioni
Beni e servizi acquistati da famiglie, imprese e settore pubblico in una nazione e prodotti in altre nazioni.
imposta pigouviana
Imposta applicata sulle attività che generano un’esternalità negativa, al fine di disincentivarle, così da raggiungere un’allocazione più efficiente. Vedi anche: esternalità, sussidio pigouviano
imprenditore
Una persona che crea o che sfrutta prima degli altri tecniche e forme organizzative innovative o altre opportunità offerte dal mercato.
impresa cooperativa
Impresa interamente o quasi interamente di proprietà dei lavoratori, i quali assumono e licenziano i manager.
impresa
Un’attività economica organizzata che, impiegando lavoratori che remunera con salari e stipendi e acquistando altri fattori produttivi, produce e vende beni e servizi sul mercato al fine di conseguire un profitto.
incentivi
Ricompense o sanzioni economiche che influenzano i benefici e i costi associati a corsi di azione alternativi.
incidenza di un’imposta
L’effetto economico di un’imposta; chi è legalmente tenuto a versare l’imposta non coincide con chi ne sopporta effettivamente il costo.
indice dei prezzi al consumo (IPC)
Misura del livello generale dei prezzi che i consumatori devono pagare per i beni e i servizi, incluse le imposte sui consumi.
inflation targeting
Regime di politica monetaria nel quale la banca centrale modifica i tassi di interesse in modo da influenzare la domanda aggregata, con lo scopo di mantenere l’economia vicina a un livello di inflazione predeterminato.
inflazione attesa
Il tasso di inflazione che gli agenti che fissano salari e prezzi si aspettano per il periodo successivo. Vedi anche: inflazione
inflazione salariale
Aumento del salario nominale in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Vedi anche: salario nominale
inflazione
Aumento del livello generale dei prezzi nell’economia in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Vedi anche: deflazione, disinflazione
informazione nascosta
Il problema dell’informazione nascosta emerge quando alcune caratteristiche di quanto è scambiato o altri aspetti della transazione sono noti solo ad alcuni degli individui coinvolti. Ad esempio, un individuo che acquista un’assicurazione sanitaria è consapevole del proprio stato di salute, ma la compagnia assicurativa non lo può conoscere con certezza. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, selezione avversa
informazione verificabile
Informazione che può essere utilizzata per garantire l’adempimento di un contratto. Vedi anche: contratto incompleto
insieme possibile
L’insieme di tutte le combinazioni di beni tra le quali un individuo può scegliere, tenendo conto dei vincoli cui è soggetto (economici, fisici, ecc.). Vedi anche: frontiera possibile
insolvenza
Un soggetto è insolvente quando il valore delle sue passività supera quello delle attività.
intensità di capitale
La quantità di beni capitali per ciascun lavoratore.
interazione strategica
Un’interazione sociale nella quale i partecipanti sono consapevoli delle conseguenze che le proprie azioni hanno sugli altri individui (e delle conseguenze che hanno le azioni degli altri su di loro).
interazioni sociali
Situazioni nelle quali le decisioni individuali influenzano il benessere altrui oltre che il proprio.
investimento
L’acquisto di un bene capitale, come un impianto o un edificio. Nell’aggregato, è la spesa complessiva per beni capitali di nuova produzione (macchinari, attrezzature), inclusi gli immobili di nuova costruzione.
istituzioni
Leggi e norme sociali che regolano le interazioni degli individui nella società. Si tratta delle ‘regole del gioco’ dell’interazione sociale.
lato corto
Quando le transazioni che si desidera effettuare su un lato del mercato (domanda o offerta) sono in numero inferiore a quelle desiderate dall’altro lato, il primo è detto ‘lato corto’ del mercato. Poiché tipicamente ci sono più lavoratori che cercano lavoro che posti di lavoro disponibili, i datori di lavoro sono sul lato corto del mercato del lavoro. Vedi anche: lato domanda, lato offerta
lato domanda
In un mercato, gli individui che offrono denaro in cambio di beni o servizi (per esempio, chi acquista pane).
lato offerta
In un mercato, gli individui che offrono un bene o servizio in cambio di denaro (per esempio, chi vende pane).
lavoro subordinato
Rapporto di lavoro che prevede che il lavoratore sia pagato in base al tempo che trascorre lavorando per il proprio datore di lavoro, accettandone l’autorità.
legge del prezzo unico
È soddisfatta quando tutti i compratori e tutti i venditori scambiano un bene allo stesso prezzo. Se il bene fosse venduto a prezzi diversi, qualcuno potrebbe acquistarlo al prezzo più basso e rivenderlo a quello più alto. Vedi anche: arbitraggio
legge di Okun
Regolarità empirica per la quale al diminuire del tasso di crescita del PIL aumenta il tasso di disoccupazione. Vedi anche: coefficiente di Okun
legislazione a tutela dell’occupazione
Norme che rendono più costoso o difficile il licenziamento dei lavoratori.
leverage
Corrisponde al rapporto tra il valore delle attività e il patrimonio netto.
libro ordini
Tabella contenente gli ordini limite emessi dai compratori e dai venditori ma non ancora evasi.
liquidità
Misura della facilità con la quale un investimento finanziario può essere venduto o acquistato a un prezzo prevedibile.
livello di sussistenza
Il livello di standard di vita (misurato come quantità di beni consumati o come reddito) che fa sì che una popolazione non cresca e non si riduca nel tempo.
lungo periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di una specifica ‘lunga’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale la maggior parte delle variabili sono trattate come endogene. Una curva di costo di lungo periodo, ad esempio, si riferisce ai costi che l’impresa sostiene quando può variare le quantità di tutti gli input, compresi i beni capitali; le tecniche disponibili e le istituzioni invece si continuano a considerare esogene. Vedi anche: tecnica, istituzioni, breve periodo, medio periodo
male pubblico
L’equivalente negativo di un bene pubblico. È non rivale, nel senso che il consumo del male pubblico da parte di un individuo non limita il consumo dello stesso male pubblico da parte di altri.
margine di profitto
La differenza tra prezzo e costo marginale.
markup
Il rapporto tra il margine di profitto (differenza tra prezzo e costo marginale) e il prezzo. Per un’impresa che massimizza il profitto, è inversamente proporzionale all’elasticità della domanda del bene prodotto. Vedi anche: margine di profitto
matching nel mercato del lavoro
Le modalità con le quali avviene l’incontro tra chi offre e chi domanda lavoro.
medio periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una specifica ‘media’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale sono considerate esogeni rispetto al modello il valore totale dei beni capitali, le tecniche e le istituzioni, mentre le altre variabili (produzione, occupazione, prezzi e salari) sono trattate come endogene. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, breve periodo, lungo periodo
mercati mancanti
Mercati nei quali sarebbe mutuamente vantaggioso realizzare scambi, ma che non esistono, ad esempio a causa di problemi di asimmetria informativa o non verificabile.
mercati
Mettono in relazione diversi individui permettendo loro di operare scambi mutuamente vantaggiosi di beni o servizi.
mercato del lavoro
Un mercato nel quale i datori di lavoro offrono un salario a chi è disposto a lavorare alle loro dipendenze. In quanto domandano lavoro, i datori di lavoro rappresentano il lato domanda, mentre i lavoratori rappresentano il lato offerta di questo mercato.
mercato monopolistico
Vedi: monopolio
miglioramento paretiano
Un cambiamento dal quale almeno un individuo trae beneficio senza che peggiori la condizione degli altri individui.
moltiplicatore fiscale
La variazione totale (diretta e indiretta) dell’output, causata da una variazione della spesa pubblica autonoma. Vedi anche: stimolo fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
moltiplicatore
Meccanismo attraverso il quale una variazione della spesa autonoma determina, attraverso effetti diretti e indiretti, un aumento del livello di produzione aggregata. Con il termine moltiplicatore si indica anche il rapporto tra la dimensione della variazione finale della produzione aggregata e quella dell’aumento iniziale della spesa autonoma. Vedi anche: moltiplicatore fiscale
momentum trading
Strategia di scambio di azioni che si basa sull’idea che le nuove informazioni non vengano istantaneamente incorporate nei prezzi, che quindi mostrano una correlazione positiva nel breve periodo.
moneta bancaria
Moneta in forma di depositi bancari creata dalle banche quando erogano credito a famiglie e imprese.
moneta
Indichiamo come moneta qualcosa che facilità gli scambi (un mezzo di pagamento) rappresentato da banconote, depositi bancari e qualsiasi altra cosa utilizzabile per l’acquisto di beni e servizi, che viene accettata come pagamento perché chi la accetta potrà impiegarla per lo stesso scopo. Quest’ultimo ‘perché’ è importante, in quanto distingue lo scambio effettuato tramite moneta dal baratto, nel quale i beni sono scambiati tra loro direttamente.
monopolio naturale
Un’industria nella quale la produzione è caratterizzato da una curva di costo medio di lungo periodo decrescente, tale da non rendere sostenibile la concorrenza tra più imprese nel mercato.
monopolio
Si ha un monopolio quando un’impresa è l’unica a vendere un prodotto per il quale non esistono sostituti stretti. Un mercato monopolistico è un mercato con un solo venditore. Vedi anche: potere di mercato, monopolio naturale, mercato monopolistico
mutuo
Contratto che permette a una famiglia o a un’impresa di prendere in prestito una quantità di denaro per acquistare un bene senza pagarne l’intero prezzo al momento dell’acquisto. Chi accende un mutuo si impegna a ripagare il debito e gli interessi nell’arco di un certo numero di anni. Il debito è spesso concesso dietro garanzia patrimoniale (ad esempio mediante ipoteca sull’immobile acquistato). Vedi anche: garanzia patrimoniale
norma sociale
Un tacito accordo, condiviso dalla maggior parte dei membri di una collettività, sulle azioni da intraprendere quando il comportamento di qualcuno ha conseguenze per gli altri.
obbligazione
Un titolo finanziario che comporta la promessa da parte dell’emittente di versare al detentore somme di denaro predeterminate in un certo arco di tempo.
offerta minima accettabile
Nel gioco dell’ultimatum, l’offerta più bassa fatta dal Proponente che non viene rifiutata dal Rispondente. Questa locuzione si usa spesso nell’ambito di una contrattazione, per indicare l’offerta più svantaggiosa tra quelle che una delle parti considera accettabili.
oligopolistico
Un mercato si dice oligopolistico se vi opera un numero ristretto di venditori, ognuno dei quali gode di un certo potere di mercato.
opzione di riserva
La migliore alternativa all’opzione disponibile nell’ambito di una transazione. Vedi anche: prezzo di riserva
ordine limite
Annuncio di disponibilità a comprare o vendere un titolo in una certa quantità a un certo prezzo.
ottimizzazione vincolata
Situazione nella quale un decisore sceglie il valore di una o più variabili per raggiungere al meglio un certo scopo (per esempio massimizzare i profitti), in presenza di un vincolo che limita l’insieme possibile (per esempio la curva di domanda).
paradosso del risparmio
Un individuo che consuma di meno risparmia di più, ma se tutti gli individui consumassero di meno il risparmio aggregato potrebbe diminuire invece di aumentare. Poiché la riduzione dei consumi riduce la domanda aggregata e quindi la produzione e il reddito, il tentativo di aumentare i risparmi è vano se l’aumento della propensione a risparmiare non è accompagnato da un aumento degli investimenti (o di un’altra componente della domanda aggregata, come la spesa pubblica). Vedi anche: fallacia di composizione
Pareto-efficiente
Lo è un’allocazione se nessun’altra allocazione possibile può migliorare la condizione di un individuo senza peggiorare quella di un altro, cioè se nessun’altra allocazione possibile la domina.
parità di potere d’acquisto (PPA)
Un indice che, eventualmente correggendo il rapporto indicato dal tasso di cambio, permette di confrontare i prezzi in paesi diversi tenendo conto delle quantità di beni acquistabili. Vedi anche: prezzi costanti
patrimonio netto
Differenza tra attività e passività. Vedi anche: stato patrimoniale
payoff
In un gioco, ciò che un giocatore ottiene dall’interazione con gli altri giocatori.
perdita secca
La perdita di surplus totale dovuta al fatto che non è stata selezionata un’allocazione Pareto-efficiente.
politica fiscale
Variazioni nel livello delle imposte o della spesa pubblica realizzate allo scopo di stabilizzare l’economia. Vedi anche: stimolo fiscale, moltiplicatore fiscale, domanda aggregata
politica monetaria
Azioni intraprese dalla banca centrale (o dal governo attraverso di essa) per influenzare il livello dell’attività economica attraverso la variazione dei tassi di interesse o del prezzo dei titoli finanziari.
politiche per la concorrenza
L’insieme delle iniziative e delle norme che mirano a limitare il potere di mercato derivante dalle posizioni di monopolio e a prevenire la formazione di cartelli.
politiche protezionistiche
Misure attuate da uno Stato per limitare le importazioni al fine di proteggere le industrie locali dalla concorrenza estera. Possono consistere in imposte o limiti quantitativi sui beni importati.
popolazione in età lavorativa
Una convenzione statistica che solitamente indica le persone che in un certo Paese hanno un’età compresa tra 15 e 64 anni.
popolazione inattiva
La parte di popolazione in età lavorativa che non è né occupata né alla ricerca di un’occupazione. Un genitore che non lavora per accudire i figli, ad esempio, è classificato come parte della popolazione inattiva.
potere di mercato
Capacità di un’impresa di fissare un prezzo alto per il proprio prodotto senza doversi adeguare al prezzo dei concorrenti, agendo quindi da price-setter invece che da price-taker.
potere negoziale
Il vantaggio di cui gode una parte rispetto alle altre, che le consente di assicurarsi una porzione maggiore delle rendite economiche generate da un’interazione (ad esempio una contrattazione).
potere
La capacità di un individuo di ottenere, spesso attraverso l’imposizione o la minaccia di sanzioni, ciò che desidera quando questo contrasta con le intenzioni degli altri.
preferenze rivelate
Un modo per dedurre le preferenze di un soggetto a partire dalle scelte effettuata e dalle azioni intraprese sulla base di esse. Vedi anche: preferenze
preferenze sociali
Preferenze che attribuiscono un valore anche al benessere degli altri individui, anche quando ciò comporta un minore guadagno individuale. Vedi anche: preferenze
preferenze
Il modo in cui ordiniamo tra loro un insieme di possibili esiti, in base al fatto che li riteniamo più o meno desiderabili.
prezzi costanti
Prezzi corretti per tenere conto delle variazioni nel livello dei prezzi, facendo in modo che uno stesso prezzo in diversi momenti corrisponda al medesimo potere d’acquisto. Vedi anche: parità di potere d’acquisto (PPA)
prezzo di equilibrio
Il prezzo che garantisce l’eguaglianza tra domanda e offerta in un mercato. Vedi anche: equilibrio (di un mercato)
prezzo di riserva
Il prezzo minimo al quale un individuo è disposto a vendere un bene (l’opzione di riserva per il venditore è restare in possesso del bene). Vedi anche: opzione di riserva
prezzo relativo
Prezzo di un bene o servizio rispetto al prezzo di un altro bene o servizio (è espresso solitamente come un rapporto).
price-taker
Si dice di un consumatore o un produttore che non può trarre vantaggio dall’offrire o dal richiedere un prezzo diverso da quello prevalente sul mercato, definito dall’equilibrio concorrenziale. Chi è price-taker non ha il potere di influenzare il prezzo di mercato.
prociclico
Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, nella stessa direzione della produzione aggregata e dell’occupazione. Vedi anche: anticiclico
prodotto differenziato
Il prodotto di un’impresa è differenziato quando ha caratteristiche uniche rispetto ai prodotti delle imprese concorrenti.
Prodotto interno lordo (PIL)
Misura il valore di mercato della produzione di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno)
produttività del lavoro
Produzione totale divisa per il numero di ore di lavoro o altra misura della quantità di lavoro.
produttività marginale
L’ammontare addizionale di produzione che si ottiene aumentando di un’unità la quantità di uno specifico input mentre si mantiene costante quella di tutti gli altri.
produttività media del lavoro decrescente
Situazione nella quale, all’aumentare dell’impiego di lavoro in un processo produttivo, la produttività media del lavoro si riduce.
produttività media
La produzione totale divisa per la quantità di uno specifico input, per esempio la quantità di lavoro, misurata dal numero di lavoratori o dalle ore di lavoro.
produzione aggregata
La produzione totale di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno).
profitto economico
La differenza tra i ricavi totali di un’impresa e i suoi costi totali, questi ultimi comprensivi del costo opportunità del capitale
profitto normale
Livello dei profitti pari al costo opportunità del capitale. Un’impresa i cui profitti sono pari al profitto normale consegue un profitto economico pari a zero. Vedi anche: profitto economico, costo opportunità del capitale
progresso tecnico
Un cambiamento nelle tecniche disponibili che permette di ottenere una certa quantità di prodotto utilizzando una quantità minore di input (lavoro, macchinari, terreno, energia, tempo).
propensione marginale al consumo
Variazione nella spesa per consumi determinata da un aumento unitario del reddito disponibile.
propensione marginale all’importazione
Variazione nelle importazioni dovuta a un aumento unitario del reddito totale.
proprietà privata
Il diritto di godere dei beni in proprio possesso nella maniera che si preferisce, di escludere chiunque altro dal loro utilizzo e di trasferirne la proprietà attraverso la donazione o la vendita. Vedi anche: diritto di proprietà
pura impazienza
Caratteristica di chi dà più valore a un aumento del consumo corrente rispetto a un aumento di pari entità del consumo futuro, quando il livello di consumo è uguale nel presente e nel futuro. Può dipendere anche da miopia o da mancanza di autodisciplina.
quantitative easing (QE)
L’acquisto da parte di una banca centrale di titoli finanziari, con lo scopo di ridurre i tassi di interesse su quegli stessi titoli. Vi si può ricorrere quando la politica monetaria tradizionale si rivela inefficace perché il tasso di interesse di riferimento ha raggiunto il limite inferiore (zero lower bound). Vedi anche: zero lower bound
razionamento del credito
Situazione che si verifica quando chi ha meno ricchezza prende a prestito a condizioni meno favorevoli di quelle applicate a chi ha più ricchezza.
razionamento
Modalità di allocazione di un bene o una risorsa diversa dal prezzo (ad esempio, attraverso una coda o una lotteria).
recessione
L’US National Bureau of Economic Research la definisce come un periodo nel quale la produzione aggregata di un’economia si riduce. Alternativamente si può definire come un periodo nel quale, benché l’economia stia crescendo, il livello di produzione è inferiore al livello potenziale o ‘normale’. Il problema di questa seconda definizione è che il concetto di livello ‘normale’ è controverso.
reciprocità
Un comportamento ispirato a reciprocità è quello di un individuo che aiuta o si comporta bene con un altro individuo se e solo se l’altro lo aiuta e si comporta bene con lui.
reddito disponibile
Il reddito di un individuo o di una famiglia effettivamente disponibile per i consumi, dunque comprensivo dei trasferimenti ricevuti dallo Stato e al netto delle imposte ad esso versate.
reddito netto
Reddito al netto del deprezzamento. Vedi anche: reddito, deprezzamento
reddito
L’ammontare ricevuto in un certo periodo di tempo (come un anno) sotto forma di salari e stipendi, profitti, interessi, rendite o altro. Si tratta della somma massima che un individuo può consumare senza intaccare la propria ricchezza. Vedi anche: reddito disponibile
relazione principale-agente
Relazione asimmetrica tra due soggetti caratterizzata dal fatto che il primo (principale) trae beneficio da un’azione o un attributo del secondo (agente) che l’informazione del principale non consente di ottenere in un contratto completo. Vedi anche: contratto incompleto
rendimenti decrescenti
Quando l’aumento di output ottenuto con un’unità addizionale di un input è inferiore a quello ottenuto con l’unità addizionale di input precedente.
rendimenti di scala costanti
Si hanno quando, aumentando nella stessa proporzione tutti gli input, il prodotto aumenta in proporzione maggiore (ad esempio raddoppiando gli input il prodotto aumenta di più del doppio). È una delle ragioni per le quali il costo medio può essere decrescente.
rendimenti marginali del consumo decrescenti
Descrivono il fatto che, maggiore è il livello di consumo di un individuo, minore è il valore che egli associa a un aumento unitario del suo livello di consumo.
rendimento
Il tasso implicito che ottiene chi compra un titolo al suo prezzo di mercato.
rendita da disequilibrio
Rendita economica che si ottiene quando un mercato non è in equilibrio, per esempio se c’è eccesso di domanda o di offerta per un certo bene o servizio.
rendita da innovazione
La differenza tra i profitti ottenuti da un’impresa che innova introducendo una nuova tecnica, forma organizzativa o strategia di marketing e il costo opportunità del capitale.
rendita da occupazione
La rendita economica che un lavoratore ottiene quando il beneficio netto derivante dall’essere occupato è maggiore del beneficio netto della sua opzione di riserva (cioè l’essere disoccupato).
rendita di equilibrio
Rendita presente in un mercato in equilibrio.
rendita economica
La ottiene un individuo che riceve un pagamento o un altro tipo di remunerazione superiore a quanto avrebbe ricevuto nella migliore alternativa alla situazione corrente (cioè scegliendo l’opzione di riserva). Vedi anche: opzione di riserva
rendita monopolistica
Il profitto economico generato dalla mancanza di concorrenza nel mercato del bene o servizio prodotto dall’impresa. Vedi anche: profitto economico
retta di isocosto
Una retta che rappresenta tutte le combinazioni di input che comportano lo stesso costo per un produttore.
retta di regressione lineare
La retta che realizza la migliore interpolazione di un insieme di dati.
ricavo marginale
Il ricavo aggiuntivo che si ottiene aumentando la produzione di una unità.
ricchezza obiettivo
Il livello di ricchezza che una famiglia ambisce a raggiungere, in base ai propri obiettivi o alle proprie preferenze e alle aspettative sul futuro. Assumiamo che le famiglie cerchino di mantenere costante questo livello di ricchezza, anche a fronte di cambiamenti nella propria situazione economica.
ricchezza
L’insieme delle cose possedute da una persona. Include il valore di mercato di case, automobili, terreni, edifici, attrezzature o altri beni capitali posseduti, uniti agli investimenti finanziari come azioni o obbligazioni. Al totale si sottraggono i debiti, ad esempio un mutuo, e si aggiungono i crediti.
ricerca e sviluppo
La spesa che un ente pubblico o privato effettua al fine di individuare nuovi metodi di produzione, nuovi prodotti, o di realizzare altre innovazioni utili dal punto di vista economico.
rischio di credito
Il rischio che un prestito non venga restituito.
rischio di espropriazione
Il rischio che un bene o un’attività patrimoniale sia sottratto al suo proprietario dallo Stato o da un altro soggetto
rischio di liquidità
Il rischio che non sia possibile convertire in denaro liquido un titolo con rapidità sufficiente a evitare una perdita finanziaria.
rischio idiosincratico
Il rischio che minaccia solo un numero ristretto di attività patrimoniali. Gli investitori possono eliminare quasi del tutto la propria esposizione a questo rischio diversificando i propri investimenti.
rischio sistematico
Il rischio che minaccia tutto il mercato, cosicché è impossibile per gli investitori difendersi diversificando i propri investimenti.
rischio sistemico
Il rischio che minaccia l’intero sistema finanziario.
risparmio precauzionale
L’aumento dei risparmi finalizzato ad aumentare la propria ricchezza fino al livello di ricchezza obiettivo. Vedi anche: ricchezza obiettivo
risposta ottima
In teoria dei giochi la riposta ottima è la strategia che garantisce a un giocatore il payoff più alto date le strategie selezionate dagli altri giocatori.
rivalità
Si ha quando gli individui sono in competizione per l’utilizzo di un bene o di un servizio, per cui l’utilizzo del bene da parte di un individuo ne preclude o riduce la possibilità di utilizzo da parte degli altri. Vedi anche: bene pubblico, bene rivale
rivoluzione capitalista
Il verificarsi di repentine innovazioni tecnologiche unite alla progressiva affermazione di un nuovo sistema economico.
Rivoluzione industriale
Nome dato all’insieme di avanzamenti tecnologici e innovazioni organizzative che iniziarono in Inghilterra nel XVIII secolo e trasformarono un sistema di produzione agricolo e artigianale in un’economia industriale.
saggio marginale di sostituzione (SMS)
Il tasso al quale una persona è disposta a scambiare due beni. Corrisponde all’inclinazione della curva d’indifferenza in quel punto. Vedi anche: saggio marginale di trasformazione (SMT)
saggio marginale di trasformazione (SMT)
La quantità di un certo bene a cui dobbiamo rinunciare per acquisire un’unità addizionale di un altro bene. Corrisponde all’inclinazione della frontiera possibile in ogni punto. Vedi anche: saggio marginale di sostituzione (SMS)
salari di efficienza
Il nome dato ai salari pagati dai datori di lavoro che superano il salario di riserva del lavoratore, allo scopo di indurlo a fornire un livello di impegno superiore a quello che sceglierebbe altrimenti. Vedi anche: effetto disciplinante del salario, rendita da occupazione
salario di riserva
Il reddito che un lavoratore otterrebbe nel caso in cui non avesse l’attuale occupazione, pari quindi al salario che otterrebbe nella migliore occupazione alternativa o al sussidio di disoccupazione.
salario nominale
La remunerazione ricevuta in cambio del proprio lavoro, espressa in unità di una specifica valuta. Vedi anche: salario reale
salario reale
Il salario nominale corretto tenendo in considerazione la quantità di beni e servizi acquistabili. Considera quindi l’effetto di una variazione del livello dei prezzi tra un periodo e l’altro. Vedi anche: salario nominale
scala logaritmica
Scala di misura di una quantità che si basa sulla funzione logaritmica. La funzione logaritmica converte un rapporto in una differenza: log (a/b) = log a – log b. Questa proprietà si rivela molto utile per confrontare tassi di crescita: se ad esempio il reddito nazionale raddoppia da 50 a 100 in un’economia povera e da 1.000 a 2.000 in un’economia ricca, sulla scala logaritmica la differenza sarà la stessa. Su una scala logaritmica, l’andamento di una variabile che cresce a tasso costante è rappresentato da una retta.
scarsità
Caratteristica di un bene cui si attribuisce un valore e la cui acquisizione comporta un costo opportunità.
scienza economica
Lo studio di come le persone interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante per provvedere al proprio sostentamento, e come tali modalità di interazione cambiano nel tempo.
scorte
Beni che un’impresa detiene prima di venderli o usarli, incluse le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti e destinati alla vendita.
selezione avversa
Il problema che si verifica in uno scambio quando le condizioni offerte da una parte spingono alcune delle controparti ad abbandonare il mercato. Un esempio è il problema dell’asimmetria informativa nei contratti assicurativi: se è il premio è alto, ad assicurarsi saranno solo le persone che prevedono di ammalarsi. Ma se l’assicuratore anticipa questo effetto di selezione, fisserà il premio a un livello ancora più alto. Ci si riferisce alla selezione avversa anche come problema di informazione nascosta, per distinguerla dal problema dell’azione nascosta che caratterizza l’azzardo morale. Vedi anche: contratto incompleto, azzardo morale, asimmetria informativa
separazione tra proprietà e controllo
La caratteristica di alcune imprese nelle quali i manager non sono anche proprietari di azioni.
shock di domanda
Una variazione inattesa della domanda aggregata, come un aumento o una riduzione del consumo autonomo, dell’investimento o delle esportazioni nette.
shock di offerta
Una variazione inattesa sul lato dell’offerta, come una variazione del prezzo delle materie prime (es. il petrolio) o un miglioramento tecnologico.
shock
Una variazione esogena di uno o più dati in un modello.
sindacato inclusivo
Un sindacato che, rappresentando una pluralità di imprese o di settori, tiene conto degli effetti di un aumento salariale sull’andamento dell’occupazione nell’economia nel suo insieme nel lungo periodo.
sindacato
Un’organizzazione formata principalmente da lavoratori dipendenti, si occupa di negoziare i salari e le condizioni di lavoro dei suoi membri.
sistema economico
L’insieme delle istituzioni che organizzano la produzione e la distribuzione di beni e servizi in un’economia.
sistema politico
Ciò che determina il modo in cui si promulgano le leggi e si sceglie chi deve governare e il modo in cui i governi attuano le politiche.
specifico all’impresa
Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’impresa in cui egli è occupato che in qualsiasi altra impresa.
specifico alla transazione
Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’ambito delle transazione in oggetto che in qualsiasi altro utilizzo.
speculazione
Comprare e vendere titoli per guadagnare da una variazione attesa del prezzo.
spesa pubblica
La spesa della pubblica amministrazione. Quando viene inclusa tra le componenti della domanda aggregata o del PIL, si considera sola la spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi, ovvero la spesa pubblica al netto della spesa per trasferimenti pubblici come pensioni e sussidi di disoccupazione.
spiazzamento
Questo termine viene usato in due contesti. Nel primo caso, indica l’effetto negativo che gli incentivi economici possono avere sulle motivazioni di carattere etico. Nel secondo caso, il termine si riferisce alla possibilità che un aumento della spesa pubblica riduca la spesa privata, cosa che potrebbe accadere in un’economia che sta utilizzando pienamente la capacità produttiva, o quando a una manovra fiscale espansiva si accompagna a un aumento del tasso di interesse.
spirale salari-prezzi
La situazione che si verifica se a un aumento iniziale dei salari segue un aumento dei prezzi, cui segue un altro aumento dei salari e così via (il punto di partenza può anche essere un aumento dei prezzi).
stabilizzatore automatico
La parte del sistema di imposte e trasferimenti pubblici che ha l’effetto di smorzare le fluttuazioni del ciclo economico. Un esempio sono i sussidi di disoccupazione.
stato patrimoniale
Un documento che elenca le attività, le passività e il patrimonio netto di un soggetto economico come una famiglia, una banca o un’impresa.
stimolo fiscale
L’uso della politica fiscale da parte del governo (combinando la riduzione delle imposte a un aumento della spesa) allo scopo di far crescere la domanda aggregata. Vedi anche: moltiplicatore fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
stock
Una grandezza misurata in un istante; la sua misura non ha una dimensione temporale. Vedi anche: flusso
strategia dominante
Una strategia che, indipendentemente dalle strategie selezionate dagli altri giocatori, garantisce a un giocatore di ottenere un payoff maggiore rispetto alle altre azioni disponibili.
strategia
Un’azione o corso di azioni che una persona intraprende essendo consapevole dell’interdipendenza con le azioni degli altri ai fini del risultato finale.
surplus del consumatore
La somma, per tutte le unità acquistate di un certo bene, delle differenze tra la disponibilità a pagare da parte del consumatore per quell’unità e il suo prezzo di acquisto.
surplus del produttore
La somma, per tutte le unità prodotte e vendute di un certo bene, tra il prezzo di vendita e il prezzo minimo che l’impresa sarebbe stata disposta ad accettare per vendere quell’unità.
surplus totale
La somma di tutti i guadagni dallo scambio che i partecipanti possono ottenere da un’interazione. Vedi anche: guadagni dallo scambio
sussidio di disoccupazione
Un sussidio pagato dallo Stato ai disoccupati.
sussidio pigouviano
Un sussidio del governo atto a incoraggiare un’attività economica che genera esternalità positive (per esempio: finanziare la ricerca di base).
tangente
Due curve sono tangenti se hanno un punto in comune ma non si incrociano. La tangente alla curva in un punto è la retta che tocca la curva in quel punto senza ‘tagliarla’.
tasso di attività
Il rapporto tra il numero di individui nella forza lavoro e la popolazione in età lavorativa. Vedi anche: forza lavoro, popolazione in età lavorativa
tasso di cambio
Indica la quantità di valuta nazionale necessaria ad acquistare un’unità di valuta estera (quotazione incerto per certo), per cui il tasso aumenta in corrispondenza di un deprezzamento della valuta nazionale e diminuisce in corrispondenza di un suo apprezzamento. Nel caso dell’euro si usa la quotazione certo per incerto, per cui si esprime il tasso di cambio come unità di valuta estera necessarie ad acquistare un euro.
tasso di capitalizzazione di mercato
Il tasso di rendimento sufficiente a indurre gli investitori a detenere azioni di una certa impresa. Le imprese più esposte al rischio sistematico saranno caratterizzate da tassi di capitalizzazione di mercato maggiori.
tasso di disoccupazione che stabilizza l’inflazione
Il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale l’inflazione è costante. In passato è stato spesso indicato come ‘tasso naturale’ di disoccupazione. Vedi anche: disoccupazione
tasso di disoccupazione
Il rapporto tra il numero di disoccupati e la dimensione della forza lavoro. Nota bene: il tasso di disoccupazione e il tasso di occupazione hanno denominatori diversi, quindi la loro somma non dà come risultato 100%. Vedi anche: forza lavoro, tasso di occupazione
tasso di interesse nominale
Il tasso di interesse al lordo del tasso di inflazione. È il tasso che viene normalmente riportato nelle quotazioni. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse
tasso di interesse reale
Il tasso di interesse al netto del tasso di inflazione (cioè: tasso di interesse nominale meno tasso di inflazione). Rappresenta l’ammontare di beni che si possono acquistare in futuro in cambio rinunciando a un’unità di consumo presente. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse
tasso di interesse
Il prezzo che si paga per anticipare al presente parte del proprio potere d’acquisto futuro. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse reale
tasso di occupazione
Il rapporto tra il numero di individui occupati e la popolazione in età lavorativa. Vedi anche: popolazione in età lavorativa
tasso di riferimento
Il tasso di interesse stabilito dalla banca centrale, applicato alle banche che prendono in prestito base monetaria da altre banche o dalla stessa banca centrale. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse nominale
tasso di rimpiazzo dei sussidi di disoccupazione
Il rapporto tra il sussidio di disoccupazione e il salario corrisposto prima delle perdita del lavoro (entrambi calcolati al lordo delle imposte).
tasso di sconto intertemporale
Corrisponde al valore attribuito dall’individuo a un’unità aggiuntiva di consumo attuale rispetto a un’unità aggiuntiva di consumo futuro. Si tratta della pendenza della curva di indifferenza tra consumo attuale e futuro, diminuita di uno.
tasso sui prestiti bancari
Il tasso di interesse medio richiesto dalle banche alle imprese e alle famiglie. Tipicamente questo tasso è superiore al tasso di riferimento: la differenza è detta markup o spread sui prestiti commerciali. Vedi anche: tasso di interesse, tasso di riferimento
taylorismo
Innovazione nel management finalizzata alla riduzione dei costi di lavoro; consiste ad esempio nella suddivisione di un compito complesso in una molteplicità di compiti più semplici che possono essere svolti da lavoratori meno qualificati, così da ridurre la remunerazione del lavoro.
tecnica
Il processo di trasformazione di materie prime e altri input, incluso il lavoro delle persone e l’utilizzo dei macchinari, in un prodotto.
tecnicamente possibile
Un’allocazione che rispetta i limiti imposti dalla tecnica e dalla biologia.
teoria dei giochi
Ramo della matematica che si occupa di studiare le interazioni strategiche, cioè le situazioni in cui ogni agente sa che il proprio benessere dipende anche dalle azioni degli altri agenti. Vedi anche: gioco
tetto agli affitti
La somma massima che un proprietario può legalmente chiedere come canone d’affitto per un immobile.
titolare del residuo
La persona che, in un’impresa o un progetto, riceve quanto resta dopo aver pagato tutti i costi contrattuali (come il costo del lavoro, le imposte, ecc.).
titolo di Stato
Un’obbligazione emessa dal governo che prevede la promessa di pagare al titolare flussi di denaro predeterminati a intervalli specifici.
too big to fail
Caratteristica attribuita alle grandi banche, la cui importanza centrale nell’economia garantisce loro di essere salvate dal governo in caso di difficoltà finanziarie. La banca quindi non sopporta i costi delle proprie attività ed è probabile che si assuma rischi maggiori.
trasferimenti pubblici
Spesa delle pubbliche amministrazioni che consiste in trasferimenti monetari alle famiglie o agli individui, come ad esempio le pensioni o i sussidi di disoccupazione. I trasferimenti pubblici non sono inclusi nell’aggregato G che è parte del PIL e della domanda aggregata Vedi anche: spesa pubblica
trasformazione delle scadenze
Pratica che consiste nel prendere in prestito denaro a breve termine, dandolo poi in prestito a lungo termine. Una banca, ad esempio, accetta depositi promettendo di ripagarli a vista, mentre concede prestiti a lungo termine (che possono essere ripagati anche dopo molti anni).
unione monetaria
Un gruppo di Paesi che usano la stessa valuta e che quindi condividono la stessa politica monetaria.
utilità marginale
L’utilità addizionale derivante dall’aumento unitario della quantità consumata di un bene.
utilità
Una misura numerica del valore che attribuiamo a un certo esito. Esiti con utilità più elevata sono preferiti a esiti con utilità più bassa.
utilizzo della capacità produttiva
La misura dello scostamento della produzione di un’impresa, di un’industria, o di un’intera economia dal massimo livello di produzione consentito dai beni capitali e delle conoscenze a disposizione.
valore aggiunto
In un processo di produzione, si tratta del valore del prodotto meno il valore dei beni intermedi acquistati. Esso corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro) impegnati nel processo.
valore attuale
Il valore che ha oggi un flusso di reddito futuro, scontato usando un tasso di interesse o il tasso di sconto di un individuo.
valore fondamentale
Il prezzo di un’azione calcolato basandosi sui ricavi futuri attesi e sul livello di rischio.
vantaggio assoluto
Un individuo (o un Paese) ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene se per ottenere una certa quantità di prodotto utilizza una quantità di input minore di quella necessaria a un altro individuo (o Paese). Vedi anche: vantaggio comparato
vantaggio comparato
Quando il rapporto tra il costo di produzione di un bene e il costo di produzione di un altro bene è minore per un individuo (o Paese) che per un altro, il primo ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene. Vedi anche: vantaggio assoluto
vendita allo scoperto
La vendita di un titolo preso in prestito dal venditore, con l’intenzione di riacquistarlo in seguito a prezzo minore. Questa strategia è adottata dagli investitori che si aspettano una diminuzione nel prezzo di un titolo.
vincoli di capacità produttiva
Vi è soggetta un’impresa che riceve ordini in quantità superiore a quanti ne riesce a soddisfare.
vincolo biologico di sopravvivenza
La curva che delimita l’insieme dei punti biologicamente possibili. Vedi anche: biologicamente possibile
vincolo di bilancio
Un’equazione che rappresenta tutte le combinazioni di beni e servizi che un individuo può acquistare esaurendo completamente le risorse a sua disposizione.
zero lower bound
Il limite allo possibilità per la banca centrale di stimolare l’economia tramite la politica monetaria dovuto al fatto che i tassi di interesse nominali non possano assumere valori negativi.